Iscrizione ASI interesse storico del veicolo

4 chiacchiere in compagnia e ... tutte le discussioni da bar ....

Iscrizione ASI interesse storico del veicolo

Messaggioda Kit Carson » venerdì 9 gennaio 2009, 15:30

Vedo che il discorso torna di frequente su questo argomento, siccome ho fatto parte di un club nazionale federato vi illustro brevemente cosa c'è da sapere. Ovviamente x tutto quello che interessa e che per brevità non ho citato non avete che da chiedere e così si coglie l'occasione per scendere nei dettagli :wink:

Per prima cosa le auto devono avere 20 anni di millesimo, significa che non è necessario che abbiano compiuto i 20 anni dalla data di costruzione, per iscriverla si può provvedere già nello stesso anno in cui la'auto compirà i 20 anni. Con un esempio se la Panda è del dicembre 1989 la si può comunque iscrivere anche a gennaio del 2009.

Le richieste di iscrizione non si possono inviare direttamente all'ASI ma bisogna rivolgersi presso un Club federato, che accetta e controlla le pratiche dei soci (quindi dovrete tesserarvi prima al CLub e poi a loro cura diverrete anche tesserati all'ASI), ce ne sono tantissimi sparsi sul territorio nazionale. Costo della tessera: mediamente una 50ina di euro per il club, e 41,82 euro per poter usufruire di tutti i servizi erogati dall'Ente ASI , alcuni dei quali sono gratuiti e altri a pagamento. La quota per la tessera ASI comprende l'abbonamento annuale alla rivista "La Manovella".


Esistono 2 tipi di iscrizioni dei veicoli all'ASI , qui di seguito riporto ciò che è scritto dal regolamento ASI e riportato anche sul sito dell'ASI stessa:

Attestato di storicità
Documento che consente di ottenere il trattamento previsto dagli art. 60 del Codice della Strada e 215 del suo regolamento, l'esenzione dal pagamento della tassa di possesso si sensi dell'art. 5 del DL 30/12/82 convertito in Legge 28/2/83 n. 53 e successive modifiche, nonché il particolare trattamento assicurativo (se richiesto dalle Compagnie di Assicurazioni) e per le pratiche di sdoganamento. Viene rilasciato anche ad probationem ai sensi dell'art. 63 commi 2 e 3 della Legge 342/2000 a tutti i veicoli costruiti da oltre venti anni purchè dotati di:
* carrozzeria e/o telaistica conforme all'originale;
* motore del tipo montato in origine dal costruttore o compatibile;
* interni/selleria decorosi.

Anche se è sempre preferibile l'originalità, per l'attestato di storicità è sufficiente che gli interni siano appunto decorosi ed al limite possono anche essere rifatti o di una serie successiva.
La verifica dell'auto viene fatta dal Tecnico del Club al quale si appartiene e si devono fare le foto da allegare alla domanda (poi spiego meglio come e quali).


Certificato d'identità
Documento di riconoscimento dell'autoveicolo, indicante la sua datazione e classificazione secondo il Regolamento Tecnico FIVA. Consente la partecipazione alle manifestazioni iscritte nel calendario nazionale ASI e il rilascio della Carta d'Identità FIVA, nonché il particolare trattamento assicurativo. Viene rilasciato a tutti gli autoveicoli costruiti da oltre venti anni.
Il Certificato d'Identità consiste in un documento contenente la fotografia, i dati identificativi dell'autoveicolo, la classificazione, la descrizione delle eventuali difformità riscontrate e, se necessario, la storia dell'autoveicolo. Concederà altresì in uso una TARGA corrispondente al documento.

Per questo certificato invece che è anche accompagato dalla targhetta ASI in ottone , la macchina deve essere VERAMENTE come originale e quindi se gli interni sono rifatti bisogna aver utilizzato la stessa stoffa dello stesso materiale e colore dell'originale . La macchina poi viene controllata da una commissione dell'ASI ed i quali componenti vengono da tutta Italia e sono esperti di marca o dello specifico modello. Per ottenere questa certificazione la macchina insomma deve essere il più originale e decente possibile, altrimenti i voti/punti calano, come a scuola.
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Messaggioda Kit Carson » venerdì 9 gennaio 2009, 16:54

L'attività dell'ASI negli anni passati è stata preziosa. L'esenzione automatica del bollo per i veicoli trentennali, le convenzioni assicurative e le deroghe alle leggi anti inquinamento ne sono un esempio, ora però L'ASI E' UN ENTE (Ente morale di diritto privato per decreto del Presidente della Repubblica n. 977 del 24 ottobre 1980) CUI E' STATA RICONOSCIUTA LA POSSIBILITA' E L'ARROGANZA DI DECIDERE SE LA NOSTRA SUDATA AUTO E' D'EPOCA O NO, MA IN FONDO IN FONDO COME ORMAI IN TUTTE LE COSE IN ITALIA BASTA PAGARE, ANCHE PER VEDERSI RICONOSCERE I PROPRI DIRITTI! Tutto grazie ad una legge dello Stato Art. 63/Legge 342/2000.
Vabbeh.. Continuando...

L’iscrizione ASI s’intende per anno solare da gennaio a dicembre, quindi se siamo a luglio inoltrato ma avete urgenza di iscrivere il veicolo appena comprato ad es. per risparmiare sul'imposta provinciale di trascrizione (di cui ai commi 1 e 2 dell'Art. 63/Legge 342/2000 è stata fissata in Euro 51.65 per le auto e in Euro 25.82 per le moto) dovete associarvi all'ASI e mettere in conto che al gennaio prossimo vi attende un nuovo tesseramento.

L'iscrizione del veicolo invece va fatta una sola volta, per questo forse la certificazione ASI (riconosciuta a livello europeo come la piu' severa e la più precisa) non è 'eterna' infatti può portare il proprietario, una volta ottenuto il certificato ASI, a sostituire alcuni componenti originali con altri (es. motore o selleria) man mano che se ne presenta la necessità. Certe "furbate" (del resto come quella fatta dalla stessa ASI per costringere la gente ad iscriversi per godere del bollo ridotto!!!) non dovrebbero nemmeno essere pensabili, è normale che la gente, come me, pensi che questi signori in fin dei conti pensano solo a raccimolare soldi... e non a promuovere la passione per le auto d'epoca come invece dovrebbero.

Per l'attestato di storicità rilasciato gratuitamente ai soci ASI (è il certificato di iscrizione che richiedono quasi tutte le compagnie per le assicurazioni e quasi tutte le regioni per il bollo) occorre una fotocopia del codice fiscale, la fotocopia del libretto di circolazione (solo le pagine con i dati tecnici dell’auto e quella dove compare la proprietà (è necessario che l’intestatario dell’auto e quello della tessera coincidano) e una foto che permetta la visione del fronte e di un lato del veicolo (3/4), una foto del n. telaio punzonato, una foto dell'interno (sedili anteriori e pannello porta).
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Messaggioda climbing65 » venerdì 9 gennaio 2009, 16:55

grazie americo preciso e dettagliato come sempre:wink:
alcune domande/precisazioni:
- che ne pensi del registro fiat?
- bollo e assicurazione ridotti corrispondono a revisione annuale?
e' vero che le storiche sono esenti dal bollino blu?
- siccome volevo rialzare, dotare di piastra rinforzata, sono queste modifiche che compromettono l'originalita' della vettura?
- visto che devo allegare delle foto e' meglio farle prima delle modifiche?
Mi viene in mente la old di Carlo (pesantemente modificata):wink: mi pare che lui usufruisca dell'assicurazione ridotta. e' quindi in possesso dell'attestato/certificazione ASI?
grazie
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Messaggioda liuke » venerdì 9 gennaio 2009, 17:05

- bollo e assicurazione ridotti corrispondono a revisione annuale?
e' vero che le storiche sono esenti dal bollino blu?
[font color="green"]Risposta:Si,esatto....[/font id="green"]

- siccome volevo rialzare, dotare di piastra rinforzata, sono queste modifiche che compromettono l'originalita' della vettura?
[font color="green"]Risposta:dipende...non bisogna stravolgere il mezzo..[/font id="green"]

- visto che devo allegare delle foto e' meglio farle prima delle modifiche?
[font color="green"]Si,con le foto sono molto esigenti,l'auto deve essere completa e funzionante.
infatti come ha riportato Americo:
carrozzeria e/o telaistica conforme all'originale;
motore del tipo montato in origine dal costruttore o compatibile;
interni/selleria decorosi.
[/font id="green"]

Americo,grazie questo e'un gran bel argomento!:)
liuke
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Messaggioda Kit Carson » venerdì 9 gennaio 2009, 17:29

Ciao Climbing, rispondo con ordine:
[font color="blue"]- che ne pensi del registro fiat?[/font id="blue"] Avevo già previsto di parlarne, ti rimando a qualche post più giù, che sarà pronto prestissimo.
[font color="blue"]- bollo e assicurazione ridotti corrispondono a revisione annuale?[/font id="blue"] se iscrivi il veicolo all'ASI in automatico per il CDS diventa un VEICOLO ATIPICO. Per quanto riguarda la revisione dei veicoli storici, l’ART 60 del codice della strada al comma 1 stabilisce che “Sono considerati appartenenti alla categoria di veicoli con caratteristiche atipiche i motoveicoli e gli autoveicoli d'epoca, nonché i motoveicoli e gli autoveicoli di interesse storico e collezionistico”. L’art.80 (REVISIONI) al comma 4 prevede che “Per i veicoli destinati al trasporto di persone con numero di posti superiore a nove compreso quello del conducente, per gli autoveicoli destinati ai trasporti di cose o ad uso speciale di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t, per i rimorchi di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t, per i taxi, per le autoambulanze, per i veicoli adibiti a noleggio con conducente e per i veicoli atipici la revisione deve essere disposta annualmente, salvo che siano stati già sottoposti nell'anno in corso a visita e prova ai sensi dei commi 5 e 6”. Per mia esperienza diretta pero' aggiungo che se hai un veicolo certificato ASI e ti rechi alla revisione non vieni accettato perche' non la certificazione non risulta da nessuna parte e le procedure informatizzate non lo consentono e quindi devi ripassare dopo un altro anno (e quindi la revisione diventa biennale) salvo rivalsa delle compagnie per la responsabilità in caso di incidenti.

[font color="blue"]-e' vero che le storiche sono esenti dal bollino blu?[/font id="blue"] Premesso che la legge n. 413/97 all’art. 3 prevede che i sindaci possano adottare misure di limitazione della circolazione, ai sensi dell’art. 7 comma 1 lettera a) e b) del decreto legislativo n. 285/92 (Codice della strada) per esigenze di prevenzione dell’inquinamento atmosferico, devi sapere che i veicoli iscritti all'A.S.I. sono esenti dall'obbligo del Bollino blu solo in quei determinati comuni che riconoscono questo esonero, nel comune di Roma ad es. il DIPARTIMENTO per le Politiche con determinazione dirigenziale Dip. X n. 71 del 15/02/2002 riconosce che i veicoli iscritti all'A.S.I. sono esenti dall'obbligo del Bollino blu nel comune di Roma. Nel comune di Genova :Ordinanza n° 122/2004 "DIVIETO DI CIRCOLAZIONE NELL'AMBITO DEL TERRITORIO COMUNALE PER GLI AUTOVEICOLI SPROVVISTI DI "BOLLINO BLU", A PREVENZIONE DELL'INQUINAMENTO ATMOSFERICO E A TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA" Sono esclusi dal divieto di cui sopra:autoveicoli a trazione elettrica, gli autoveicoli d'epoca e d'interesse storico e collezionistico, come individuati dall'art. 60 del D.Lgs. 285/92 e successive modificazioni. ...insomma, devi cercare lumi nella tua regione/comune.

[font color="blue"]- siccome volevo rialzare, dotare di piastra rinforzata, sono queste modifiche che compromettono l'originalita' della vettura?[/font id="blue"] Dipende dal tipo di certificato che intendi richiedere. L'Attestato di storicità è molto più 'elastico' e serve solo per le varie agevolazioni previste per i veicoli storici, non ti faranno nessuna obiezione. Il cerificato di Identità invece certifica la originalità del veicolo, ma è un documento che chiedono gli operatori del settore, a noi non interessa.

[font color="blue"]- visto che devo allegare delle foto e' meglio farle prima delle modifiche?[/font id="blue"] Beh.. conviene fare le foto prima di ogni modifica, se non altro agli occhi della segreteria ASI potrà sembrare che loro stanno continuando a fare un ottimo lavoro. Uahuahauh

[font color="blue"]-Carlo e' quindi in possesso dell'attestato/certificazione ASI?[/font id="blue"] Anche a questo risponderò con maggior chiarezza. Intanto ti dico che alcune compagnie non elemosinano ancora l'attestato di iscrizione ASI, oppure si accontentano della iscrizione a club locali, oppure esaminano (sempre su foto) lo stato e il merito del veicolo del cliente e si regolano di conseguenza. Ecco perchè è sempre meglio avere foto allo stato originale.
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Messaggioda Charlo » venerdì 9 gennaio 2009, 17:38

non per rompere le uova nel paniere...
ma visto che in area riservata c'è già un documento (da integrare proprio con queste informazioni)non era meglio, Americo, che passavi tal info ad Umbe in modo da integrarle e ravvivare un pò l'AR? [|)]
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Messaggioda liuke » venerdì 9 gennaio 2009, 17:41

Ma come fai a sapere sempre tutto?:) no io non sono ferratissimo,magari!

Americo vai avanti anche con le differenze tra "interesse storico" e "d'epoca"?
anche i vari livelli? inteso che molti si confondono e pensano che un auto storica
debba essere perfetta come uscita dalla fabbrica e le cromature che luccicano...ma non e'cosi:wink:
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Messaggioda Kit Carson » venerdì 9 gennaio 2009, 17:44

Questo è un domanda/risposta, per quanto riguarda l'area riservata.. faremo quello che chiedi, puoi contarci! :wink:


ora... Stò provando ad amMAZZAre il tempo in attesa del ricovero, quando avrò più tempo e salute ti intaserò il forum e a Umbe intaserò la mail :D:D:D:D
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Messaggioda Kit Carson » venerdì 9 gennaio 2009, 18:22

@ Like: è vero, facciamo subito questa distinzione (grazie per il suggerimento), quindi per chiarezza:

La Legge n.342 del 21 nov.2000 già citata in precedenza fa una distinzione nette tra AUTO D'EPOCA e AUTO DI INTERESSE STORICO!
Questa Legge prevede all'Art.63 agevolazioni in materia fiscale a particolari categorie di veicoli d'epoca, agevolazioni che al comma 2 vengono estese agli autoveicoli e motoveicoli di particolare interesse storico e collezionistico (esclusi quelli adibiti ad uso professionale) in automatico a decorrere dall’anno in cui si compie il trentesimo anno dalla loro costruzione, e a decorrere dall'anno in cui si compie il ventesimo anno dalla costruzione solo per quelli individuati e certificati in appositi registri[font color="red"]*[/font id="red"]. Stiamo parlando però di interesse storico. Quindi si usa erroneamente il termine comune Auto d'epoca perchè per il Cds sono considerate tali espressamente quei veicoli destinati alla loro conservazione in musei o locali pubblici e privati, ai fini della salvaguardia delle originarie caratteristiche tecniche specifiche della casa costruttrice, e che non siano adeguati nei requisiti, nei dispositivi e negli equipaggiamenti alle vigenti prescrizioni stabilite per l'ammissione alla circolazione.

[font color="red"]*[/font id="red"]Una ulteriore distinzione: La commissione lavori pubblici nella 459° seduta del 18 maggio 2005 ha modificato la precedente definizione (legge 285 art.60 cds) precisando che sono [font color="blue"]veicoli di interesse storico[/font id="blue"] tutti i veicoli con trentanni di vetustà calcolati dall’anno di costruzione. Sono [font color="blue"]veicoli di particolare interesse storico e collezionistico[/font id="blue"] quelli iscritti nei registri tenuti dalle associazioni di amatori di veicoli storici ovvero dall’automobil club d’Italia per i quali il periodo di vetustà è ridotto a vent’anni dalla data di costruzione. .Da notare che viene finalmente annullata la precedente clausola “iscritti ASI- Registro Lancia – Fiat e Alfa Romeo”

In altre parole l'ART 60 CDS HA ELIMINATO IL MONOPOLIO ASI e REGISTRI FIAT ALFA E LANCIA creato dalla L.342
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Messaggioda Kit Carson » sabato 10 gennaio 2009, 13:43

..continuando:

Rispondo ora a 2 domande che mi sento fare di frequente e che trova facile appiglio nei timori dei proprietari:

1)- [font color="blue"] Posso circolare liberamente con l'auto storica?[/font id="blue"] I veicoli d'interesse storico o collezionistico possono circolare liberamente sulle strade senza subire alcuna limitazione per quanto attiene allo spazio ed al tempo, purché le originali caratteristiche ed i dispositivi di equipaggiamento con tutte le norme e le prescrizioni applicate alla sua categoria di veicoli siano tenuti in perfetta efficienza e conformi a quanto previsto dal C.d.S.
Il veicolo per circolare deve ovviamente essere in regola con la Revisione Periodica (come già detto annuale essendo veicoli atipici quelli iscritti nei registri ASI) e l'Assisurazione RCA (che va portata appresso ed esibita all'agente accertatore) ed essere in regola con le caratteristiche degli art. 71 e 78 CdS e con le caratteristiche necessarie alla circolazione. Questa categoria di veicoli annovera una peculiarità riguardo la destinazione e l'uso, infatti sono ammessi a circolare esclusivamente per motivi storici o collezionistici e per il tempo libero, escludendo nella maniera più assoluta un'eventuale circolazione legata a motivi professionali e/o di ordine imprenditoriale quale, ad esempio, il noleggio da piazza, un uso della vettura adibita a taxi, il trasporto di merci con un autocarro classificato d'interesse storico o collezionistico etc. che configurerebbe una violazione prevista dagli Artt. 82 ed 88 del C.d.S.. Anche recarsi metodicamente al lavoro sarebbe un uso da evitare, ma l'onere della prova spetta come sempre agli accertatori :)

2)- [font color="blue"] E' vero che se non pago la tessera all'ASI mi radiano il veicolo?[/font id="blue"]
L'Asi non può radiare un veicolo dal Pubblico Registro Automobilistico se quest'ultimo ne conserva i presupposti (dovrebbe dunque provare che l'auto non è più adatta alla circolazione, che non siano adeguati nei requisiti, nei dispositivi e negli equipaggiamenti alle vigenti prescrizioni stabilite per l’ammissione alla circolazione), il veicolo iscritto nel registro storico Asi acquisisce unicamente lo status di Veicolo Atipico ben previsto dalla Legge e dal CdS ma che NON RISULTA DA NESSUNA PARTE SE NON SUI DOCUMENTI ASI, quindi non sui documenti della vettura!. L'unica incombenza sarebbe la revisione periodica che andrà fatta ogni anno.
Poi.. una cosa è la vettura iscritta e altra cosa è invece il proprietario, se moroso viene rimosso dall'elenco dei soci, Amen! Per la tassa di proprietà però ci sono delle ripercussioni, se il proprietario non è più socio tornerà a pagare il bollo per intero poichè l'Asi (che comunica annualmente gli estremi dei veicoli che hanno diritto alle agevolazioni) la toglierà dalla lista delle auto esenti.
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Messaggioda Kit Carson » sabato 10 gennaio 2009, 14:00

NON E' OBBLIGATORIO TRANSITARE PER L'ASI PER OTTENERE LE AGEVOLAZIONI! Le agevolazioni per i veicoli di interesse storico sono concesse in automatico su tutto il territorio nazionale a tutti i veicoli ed i motoveicoli (esclusi quelli adibiti ad uso professionale già visti autocarri, taxi etc.) a decorrere dall'anno in cui si compie il trentesimo anno dalla loro immatricolazione (salvo prova contraria, ovvero la data di costruzione antecedente). L'esenzione è altresì estesa agli autoveicoli e motoveicoli di particolare interesse storico e collezionistico per i quali il termine è ridotto a venti anni. Tali veicoli sono individuati, con propria determinazione, sia dall'ASI ma anche da altri enti, Registro FIAT compreso (mi veniva chiesto qualche post prima) ma ora anche da altri CLUB riconosciuti dalle REGIONI e dalle COMPAGNIE di ASSICURAZIONI, purtroppo non esiste un elenco dei CLUB riconosciuti valido per tutti quindi occorre chiedere alla bisogna dove iscriversi per accedere a queste agevolazioni (esattamente l'Iter seguito e consigliato da Carlo per la sua CS).

L'ASI ora rilascia le sue certificazioni anche ai non soci, facendosi però pagare l'attestato (forse è giusto anche così, diciamo che gli paghiamo la consulenza), quindi cade l'altro problema addirittura ANTICOSTITUZIONALE dell'obbligo di associazione.

Per l'ASI, il Reg. FIAT (ma anche quello LANCIA e ALFA..) e per ogni CLUB riconosciuto i requisiti che deve avere l'auto da iscrivere sono gli stessi:
- tutti i veicoli a motore (ciclomotori, motoveicoli, autovetture, autobus, autocarri, autotreni, macchine agricole, veicoli militari, aeromobili e natanti d'epoca) costruiti da oltre venti anni purchè dotati di:
- telaio e carrozzeria conformi al loro aspetto originale;
- motore di primo equipaggiamento o quantomeno compatibile con l'originale;
- interni decorosi e misura dei cerchi e pneumatici prevista dalla casa costruttrice;
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Messaggioda Kit Carson » sabato 10 gennaio 2009, 14:14

per concludere (ma aspetto altre domande):

Sre un'auto è realmente di interesse storico o meno non siamo noi a deciderlo, sarà il tempo. Quello che a noi preme è la possibilità che le attuali norme danno a noi proprietari di autovetture di almeno 20 anni di godere di agevolazioni in termini di bolli etc visto che per un bel pezzo ..... ABBIAMO GIA' DATO!
La mia Panda Sisley del 1991 oggi è un'auto è basta, tra 2 anni il probabile interesse storico della mia Panda lo individueranno alcuni enti o Club riconosciuti dalla legge, tra questi anche l'ASI (io sono socio). Ovviamente (essendo in Italia) per il solo fatto che il proprietario aderisce a queste associazioni avrà già un occhio di riguardo, se l'autovettura non è stata stravolta viene ISCRITTA (si badi bene, non OMOLOGATA) nei registri storici dell'ente e i dati fiscali della Panda subiscono una mutazione (miracolosamente) diventando una auto che, in vista di un futuro interesse storico, ti dà la possibilità di essere usata regolarmente e mantenuta a costi più contenuti.
Ma questo perchè?
Perchè altrimenti molte auto coetannee alla mia (che deve comunque sopportare altri 2 anni di servizio a pieno regime fiscale) finirebbero inevitabilmente allo sfascio, invece in questo modo se ne incentiva la conservazione.
La OMOLOGAZIONE ASI che tanto spaventa per la rigidità e la puntigliosità dei commissari tecnici nelle individuazioni di difformità rispetto all'originalità delle autovetture messe sotto esame è tutt'altra cosa, non è richiesto al momento della iscrizione nei registri di auto storiche, non è richiesto per accedere alle agevolazioni fiscali e assicurative, questa omologazione (il nome corretto è Certificato di Identità) non è altro che uno speciale patentino che attesta quanto la vettura è originale, o restaurata con professionalità, in effetti si pretende quasi la perfezione, in mancanza di alcuni requisiti della vettura esaminata tale patentino (insieme alla relativa targa in ottone concessa in uso) non viene rilasciato. Io in confidenza miro anche a questo riconoscimento, visto che di Panda 4x4 Sisley in ottimo stato ne restano sempre meno.
Per accedere alle agevolazioni fiscali e assicurative ripeto, serve solo la ISCRIZIONE della Panda nei Registri storici ASI e di altri CLUB riconosciuti, NON è necessario ottenere la OMOLOGAZIONE.
[font color="blue"]Da questo gennaio è possibile iscrivere le Panda immatricolate entro il dicembre 1989[/font id="blue"]
Spero di esservi stato di aiuto.
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Messaggioda climbing65 » sabato 10 gennaio 2009, 20:17

grazie americo per aver trattato l'argomento:D:D:D
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Messaggioda sisley4x4 » sabato 10 gennaio 2009, 23:47

IN pratica è una grande minchiata ,l'interesse non è storico ma miseramente per risparmiare due lire.Poi all'Asi basta che gli fai la tessera e ti iscrivano tutto. Il costo delle tessere dei club è anche di 120/150 euro.Pensa Tutto si può fare diventare storico ,anzi prima di interesse sorico,poi storico,anche uno storico CESSO come la DUNA (che avrà di storico????) basta pagare la tessera ASI o ai CLub.
Poi se uno è talmente ricco di avere una collezzione di auto ma ce cavolo gli fai pure lo sconto??? Fai pagare meno pensionati e operai altro che ....eno male che le cose ,si spera presto cambiernno a causa di qusti abusi per risparmiare.
Se poi vuoi risparimare fai una assicurazione telefonica che ti costa come la tessera e l'iscrizione e vai in culo alle limitazioni che NON dicono ma ci sono...salutammo...
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Messaggioda sisley4x4 » sabato 10 gennaio 2009, 23:51

va che culo!!! mi ha telefonato un mio amico adesso con una SANTAFE' di 6 anni...gli ho detto: tienila che ti diventa storica.....tieni duro.
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